martedì 25 ottobre 2011

GORGIA

C’è tra la potenza della parola e la disposizione dell’anima lo stesso rapporto che tra l’ufficio dei farmaci e la natura del corpo. Come infatti certi farmaci eliminano dal corpo certi umori, e altri, altri; e alcuni troncano la malattia, altri la vita; cosí anche dei discorsi, alcuni producon dolore, altri diletto, altri paura, altri ispiran coraggio agli uditori, altri infine, con qualche persuasione perversa, avvelenano l’anima e la stregano

2 commenti:

  1. Il pensiero di Gorgia rispecchia la società odierna: la parola, quotidianamente, viene usata come strumento di persuasione: la pubblicità ci invoglia a comprare determinati prodotti; i politici ci fanno credere molte cose foggiando una finto discorso. Questi sono solo alcuni esempi che dimostrano la forza della parola.
    Gorgia la paragona ad un farmaco perchè può sia guarire da determinati stati d'animo, sia "avere degli effetti collaterali". Io penso che proprio per questa "doppia faccia" della parola, essa debba sempre essere accompagnata dai fatti!!!

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  2. Gorgia è conosciuto come il sofista più coerente, più lucido, uno di quelli che riflette su una tematica che, seppur a distanza di secoli, è estremamente attuale. Parla infatti della natura della parola, ritenendola una signora potente e temibile, quasi una droga: così come i farmaci possono portare sollievo o essere dannosi per la nostra salute, anche la parola fa questo doppio effetto: una frase può farci piacere, può riempirci di soddisfazioni, ma se detta in modo sbagliato può portarci alla conclusione errata e sviarci da una visione imparziale della realtà.

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